Henri Matisse | L'amore all'origine della creazione artistica
Lui è il pittore francese Henri Matisse, scomparso nel 1954. Sapeva che c'è un modo di dipingere dettato dalla razionalità e uno dettato dal corpo, «che mi consente di esprimere al meglio il sentimento per così dire religioso che provo nei confronti della vita». La stessa scelta dei colori - scriveva - non riposa sulla teoria dei complementari, che peraltro non è assoluta. «Studiando i quadri di artisti la cui conoscenza dei colori riposa sull'istinto e sull'emozione, su un'analogia costante delle loro sensazioni, si potrebbero precisare alcuni punti delle leggi del colore, spostare i confini della teoria dei colori considerata oggi valida». Matisse lavorava senza teoria, consapevole solo delle forze che lo muovevano, andando avanti spinto da un'idea, per sprigionare la verità intrinseca - diceva - dalla vista degli oggetti da rappresentare. «Ci vuole un grande amore, capace di ispirare e di sostenere questo sforzo continuo verso la verità e insieme questa generosità e questa rinuncia profonda che implica la genesi di qualunque opera d’arte. Ma l’amore non è forse all’origine di ogni creazione?».
Per approfondire:
1. Henri Matisse, Gioia di vivere. Lettere e scritti sull'arte, 2022
2. Henri Matisse, Scritti e pensieri sull'arte, 2003
3. Musée Matisse a Nice, France
4. Chapelle Matisse a Vence, France
5. Un cuore pensante. Perché l'affettività è la metà perduta della nostra ragione, cap. 4