Fernando Parrado | Un pensiero che sopravvive alla morte
Sopravvissuti nel 1972 allo schianto dell'aereo su cui viaggiavano a 3570 m di altitudine in una zona remota nelle Ande argentine; non visti dagli aerei di soccorso che dopo alcuni giorni interruppero le ricerche; con ferite gravi e non curabili; tra temperature proibitive molto al di sotto dello zero e nell'impossibilità di difendersene; senza cibo né acqua; travolti da una valanga, che li seppellì per giorni nei rottami della fusoliera dell'aereo, i 14 giocatori superstiti della squadra di rugby uruguayana dell'Old Christians Club combatterono 72 giorni per rimanere vivi al di là di ogni possibile speranza. «Che succede quando il mondo ti abbandona? Quando non hai vestiti e stai congelando? Quando non hai cibo e stai morendo?».
Dopo l'ennesima morte di un amico, Fernando Parrado e Roberto Canessa decisero come ultima possibilità di scalare la montagna a ovest del luogo dell'incidente, pensando di trovare dall'altra parte prati verdi e segni di civiltà. Giunti sul passo però trovarono solo una catena montuosa che si estendeva innevata a perdita d'occhio, di fronte alla quale le due tipologie di ragionamento si distinsero: «Siamo morti» secondo la razionalità di Canessa. «Lo vedi? Dobbiamo tentare!» secondo un'ultima speranza di Parrado, a cui sembrava di vedere un rilievo marrone a più di 10 chilometri di distanza, segno di un possibile avvallamento tra le montagne e quindi di un corso d'acqua che portasse a valle. Dopo altri dieci giorni di cammino trovarono finalmente aiuto: avevano vinto la morte.
Per approfondire:
1. La Società della Neve. Film di Juan Antonio Bayona, 2023.
2. Fernando Parrado, Come si sopravvive? TEDx 2014.
3. Fernando Parrado, Alive, Miracles of Leadership. Intervista, 2012.
4. Roberto Canessa, Dovevo sopravvivere, 2016.