Erwin Straus | Un pensiero nel futuro

Ebreo emigrato negli Stati Uniti nel 1938, Erwin Straus è meno noto, ma insieme ai più noti Karl Jaspers, Ludwig Binswanger, Viktor Emil von Gebsattel ed Eugène Minkowski fu tra i principali esponenti di una psichiatria basata sulle scienze umane, che dopo la seconda guerra mondiale riuscì a plasmare la psichiatria tedesca fino agli anni Sessanta, perdendo solo dopo terreno rispetto agli indirizzi psicoanalitici e agli approcci biologici.
«Per affermarlo brevemente e precisamente: è l'uomo che può fare previsioni [cfr. mente estesa], non il cervello [cfr. razionalità]. Nessuno presume che l'uomo possa pensare senza cervello, ma molti sono inclini a credere che il cervello possa pensare senza l'uomo». Il futuro è un ambito elaborativo in cui la razionalità può al massimo fare congetture o ipotesi, ma non previsioni. Con la previsione cioè si apre un intero ambito di ragionamento esteso oltre la sola razionalità.

Per approfondire:
1. Erwin Straus, Il vivente umano e la follia. Studio sui fondamenti della psichiatria, 1963.
2. Erwin Straus, Antropologia e psicopatologia, 1967.
3. Erwin Straus, Il sospiro, 1952.
4. Eugenio Borgna