Edith Stein | Un pensiero unitario

Lei è Edith Stein, di origine ebrea, diventata atea, poi convertitasi al cattolicesimo ed entrata nell'ordine delle Carmelitane Scalze, infine internata ad Auschwitz-Birkenau dove morì nel 1942.
Ne Il problema dell’empatia mette a fuoco il nesso tra verità (razionale) e amore (emozionale), due facce di una stessa medaglia, che non possono sussistere l’una senza l’altro. «Non accettate nulla come verità che sia privo d'amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità - avvertiva in questo testo circa cent'anni fa -. L'uno senza l'altro diventa una menzogna distruttiva». La verità senza amore diventa fredda, insensibile, coercitiva, aggressiva, alienante, un’arma devastante piuttosto che una luce. L’amore senza verità diventa manipolativo, ingannevole, malsano, egoista, distruttivo, un'arma devastante piuttosto che un calore.
Il ponte tra la razionale verità e l'emozionale amore (entrambi cognitivi cioè intelligenti) è l'empatia. Mettersi nei panni degli altri, vedere il mondo dal punto di vista degli altri, sentire ciò che sentono gli altri, entrare all'interno della loro esperienza e viverla dal di dentro: questo è ciò che consente di vedere la loro verità e quindi di amarli davvero.

Per approfondire:
1. Edith Stein, Il problema dell'empatia, 1916.
2. La Settima Stanza, film della regista Márta Mészáros, 1996.
3. Who is St Edith Stein? w/ Rob McNamara, Video YouTube, 2023.
4. Soul, TV2000: Intervista a Giacomo Rizzolatti, 2018.